Descrizione
L’Autrice sceglie la forma del romanzo in cui il quadro storico vero, la guerra di Troia, esaltata poi da Omero, sarà non solo l’epilogo annunciato della vicenda narrata nel Dilemma di Achille, ma anche il suo “motore”, il “fulcro” di un agire ed un pensare dei personaggi. In esso l’Autrice mette in scena accanto a personaggi storici, personaggi inventati noti (Achille, Patroclo…) ad altri inventati verosimilmente. Una storia inventata con personaggi inventati, che richiama personaggi già inventati, direte voi! Niente di più semplice e banale! Ed invece, tutti i personaggi storici e quelli inventati (vecchi e nuovi) rivivono e si intrecciano perfettamente ed armoniosamente. Di cosa parla il romanzo? Del più grande eroe greco, Achille, ma in una dimensione nuova. Assisteremo alla sua crescita personale, prima fanciullo giocoso, poi uomo ed infine soldato. Una vocazione (il soldato) che si annuncia nei primi giochi infantili e che crescerà man mano sempre di più con l’età, fino a diventare una necessità, che lo costringerà allo “scontro” con gli affetti delle persone care: la madre, la moglie, il futuro figlio e persino il suocero, e alla rinuncia di una vita comoda e sicura.
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